Le relazioni biochimiche e molecolari tra i fitoplasmi e i loro ospiti rimangono in gran parte inesplorate. Altrettanto sconosciuto è un aspetto interessante dell’interazione patogeno-pianta chiamato “recovery”, che consiste nella remissione spontanea dei sintomi in piante precedentemente sintomatiche. Le piante “recovered” sviluppano meccanismi di resistenza correlati a cambiamenti ultrastrutturali e biochimici nei tubi cribrosidel floema. Abbiamo scoperto che nelle piante “recovered” il livello di trascrizione dei trasportatori di saccarosio dell’invertasi di parete era maggiore nelle foglie di viti “recovered” rispetto a quelle sane. Le piante “recovered” sembrano aver acquisito cambiamenti strutturali e molecolari che portano ad un aumento della capacità di trasporto del saccarosio che sta alla base della attivazione dei processi di difesa.
The biochemical and molecular relationships between phytoplasmas and their hosts remain largely unexplored. Equally unknown is an interesting aspect of the pathogen–plant interaction called “recovery,” which is a spontaneous remission of symptoms in previously symptomatic plants. Recovered plants develop resistance mechanisms correlated with ultrastructural and biochemical changes in the sieve elements. Here we reported that in recovered plants the transcript level of sucrose synthase was similar to healthy plants, whereas sucrose transporters as well as cell wall invertase were expressed to a greater degree in recovered leaves than in healthy ones. Recovered plants seem to acquire structural and molecular changes leading to increases in sucrose transport ability and defense signaling.